In un hotel a Mosca, degli individui rapiscono il ministro iraniano della difesa. Le telecamere di sorveglianza riprendono l’accaduto. Le autorità russe accusano il Mossad di aver organizzato l’operazione e designano cinque israeliani come i perpetratori del sequestro. Il servizio di sicurezza interna israeliana, la Shin Bet, eredita il caso. I cinque sospettati vivono a Tel Aviv e si scoprono con facilità i loro volti nei giornali. Apparentemente innocenti, il loro comportamento li tradisce. Il capo di Shin Bet, Eytan Kopel, è responsabile del caso.