Fania lotta contro la realtà del dopoguerra crescendo il figlio nella Gerusalemme tra la fine del mandato britannico della Palestina e i primi anni dello stato di Israele. Alle prese con una vita coniugale di promesse non mantenute e con la difficile integrazione in una terra straniera, Fania combatterà la depressione rifugiandosi in un mondo di sogni a occhi aperti.