Tratto dal libro di Oliver Sacks che era una relazione medica sui “miracoli” indotti dalla droga L-Dopa, somministrata tra il 1969 e il 1973 nel Mount Carmel Hospital di New York a più di duecento malati, sopravvissuti a una grave epidemia di encefalite letargica che si era diffusa nel mondo tra il 1917 e il 1927, il film, sceneggiato da Steven Zaillan, sviluppa una delle venti storie, quella del risveglio di Leonard L. Mediocre in termini estetici e ruffiano verso lo spettatore, è una sagra degli stereotipi del cinema ospedaliero in salsa hollywoodiana che censura, inzucchera, banalizza e mistifica la materia del libro. Qualche momento di autentica malinconia e un imperdonabile finale sdolcinato.