La trama di Momenti di trascurabile felicità si apre con il sole e con il mare di Palermo, ma presto verremmo catapultati dentro un altro tipo di paradiso. Succede tutto a Paolo, un uomo che vive “col minimo rischio”: tutto sotto controllo, solite abitudini, un lavoro, una moglie, due figli, il piacere tutto italiano di infrangere le regole per il gusto puerile di fregare il sistema. Peccato che il rischio calcolato del semaforo rosso in cui l’ha sempre fatta franca questa volta ha in serbo altri piani. Paolo viene investito e muore. Arrivato in una specie di straniante centro di smistamento per anime, al nostro viene data un’altra possibilità per un motivo esilarante (che non ci permetteremmo mai di rovinarvi). Paolo ha ancora un’ora e venti da vivere. Ed ecco arrivare la domanda perentoria e inevitabile: cosa faresti se ti rimanessero soltanto pochi minuti?