Connor confessa a tutti di esser stato casa di Annalise la notte dell’incendio e, nel tentativo di rianimare Wes, ha sentito le ossa del ragazzo spezzarsi. Il gruppo, nel frattempo, apprende che Charles Mahoney è stato rilasciato dalla prigione. Nate fornisce ad Annalise la password Wi-Fi della Atwood e Oliver scopre che la procuratrice è stata contattata da un numero sconosciuto sia la notte in cui Wes è morto sia il giorno in cui il corpo del ragazzo è stato trasferito. A questo punto, il gruppo discute se debba comporre o meno il numero. Intanto, Denver offre a Frank un patteggiamento di sette anni minacciandolo che avrebbe accusato anche Laurel per l’omicidio di Wes se l’uomo non avesse accettato la proposta. Connor si offre di prendere posizione e rivelare le informazioni sulla costola rotta in modo che il referto dell’autopsia possa essere invalidato ma fare ciò potrebbe incriminarlo, quindi Annalise suggerisce a Laurel di prendere il suo posto. Tuttavia, Denver scredita la sua testimonianza con la prova che Laurel in passato ha commesso reato di falsa testimonianza avendo presumibilmente fabbricato una storia di rapimento, anche se la donna spiega di aver ritrattato la sua vera affermazione per proteggere il padre. Quindi, la mozione di Bonnie finalizzata a revocare l’accusa di omicidio nei confronti di Annalise viene negata e il caso è pronto per essere processato. Connor si reca nell’ufficio di Denver per ammettere che la storia di Laurel era in realtà la sua ma chiedendo in cambio l’accordo di immunità precedentemente offerto a Wes. Asher, per fargli cambiare idea, chiama il misterioso numero con cui la Atwood era in contatto: un cellulare risuona nell’ufficio dove si trova Connor, dimostrando il coinvolgimento di Denver nel trasferimento del corpo di Wes.