Alla cerimonia commemorativa per Wes nel campus, Laurel, dimessa dall’ospedale, inizia a piangere e insulta tutti i presenti sostenendo di essere l’unica ad aver mai conosciuto davvero il ragazzo; dopodiché scappa e si reca all’obitorio chiedendo di vedere il corpo del ragazzo. Nate la porta alla cella frigorifera ma, invece del corpo di Wes, trovano un altro cadavere. Ad Annalise viene di nuovo negata la cauzione, nonostante Frank abbia confessato l’omicidio, e in carcere riceve la visita dei genitori. Annalise scopre che sua madre soffre di attacchi di demenza senile, dopo che questa ha raccontato di aver bruciato la casa per uccidere lo zio Clyde, che violentò Annalise quando era ancora una bambina. Annalise affronta il padre rinfacciandogli di trovarsi in prigione perché lui non si è mai preso cura della famiglia, mentre lui sostiene che se lei volesse davvero aiutare la madre troverebbe subito un modo per uscire. Annalise allora minaccia e provoca la sua compagna di cella che inizia a picchiarla; Bonnie viene così chiamata in prigione, scatta delle foto alla faccia tumefatta di Annalise e le porta al giudice minacciando di divulgarle alla stampa nel caso la donna non venisse fatta uscire di prigione sotto cauzione: Annalise viene rilasciata. Oliver ha salvato su una chiavetta USB il contenuto del cellulare di Annalise e, convinto da Connor, decide di scoprire cosa nasconde la professoressa. Laurel ha un incontro con Frank in prigione e si convince che non sia lui l’assassino di Wes. Nate affronta Denver e la Atwood chiedendo di sapere chi ha fatto spostare il corpo di Wes e inaspettatamente gli dicono che è stato proprio lui: sul mandato di trasferimento, infatti, c’è la sua firma.