Alessandro indossa la sua camicia porta fortuna, nera, luccicante, una bomba. Non li sente i suoi cinquant’anni. Come tutti i sabato notte, è pronto a far mattina al Blu Star Disco. E quando all’alba, si vede rifiutare da mamma i duecento euro che gli servono per fare il gradasso con delle ragazzine, Alessandro perde la testa. Spacca i vetri delle finestre, rompe i vasi, tira pugni al muro e, nella foga, si appende al parapetto del balcone, minacciando di buttarsi giù. Dopo una vita sprecata davanti a una slot-machine, a pontificare sbronzo dalla mattina presto, e sperare nella fortuna di un gratta e vinci, Alessandro non avrebbe mai immaginato che l’amore potesse tornare a fargli visita, soprattutto in un reparto di psichiatria, in mezzo a una masnada di uomini e donne, di matti veri, finti, di medici, infermieri, grida e silenzi angoscianti. È qui, che infatti incontra Francesca, una giovane che deve averne passate tante e di cui si innamora di colpo.