Dopo la morte di Glabro, la Repubblica Romana continua a mandare i suoi generali per fermare la rivolta degli schiavi, ma ormai Spartacus è riuscito a creare un esercito in grado di competere contro le legioni romane. I generali Furio e Cossinio sfidano inutilmente i ribelli perdendo molti uomini, così si ritirano in una villa. Sapendo di non riuscire a competere con gli schiavi, mandano il senatore Metello a chiedere aiuto a Marco Licinio Crasso, il quale accetta la proposta di aiutare i due generali in difficoltà. Crasso manda dei messaggeri affinché la sua risposta arrivi, ma i ribelli riescono ad intercettare e a scovare il nascondiglio di Furio e Cossinio. Spartacus, Crisso e Gannicus sfruttando l’ombra della notte, riescono ad introfularsi nella villa e a massacrare tutti i soldati romani, i due generali si arrendono e chiedono di essere liberati, ma Spartacus compie la sua missione tagliando le loro teste.