In una radura, un piccolo manipolo di legionari di Pompeo Magno viene attaccato e ucciso da Spartacus e i suoi. Nel frattempo, Crasso manda Naevia indietro, portando la testa di Crisso, come messaggio per Spartacus, il quale tende un tranello a Crasso, con lo scopo di rapirlo e ucciderlo. A farne le spese è però il figlio Tiberius, che insieme ad un gruppo dei suoi soldati viene fatto prigioniero, per poter essere tutti loro utilizzati nei giochi che gli schiavi ribelli hanno deciso di organizzare in onore dei compagni caduti. Durante l’ultimo scontro, però, tra Tiberius e Naevia, che vuole vendicare Crisso, Spartacus riceve un messaggio di Cesare, inviato da Crasso, il quale gli propone di scambiare il figlio con 500 schiavi fatti prigionieri durante l’ultima battaglia. A malincuore, Naevia risparmia la vita a Tiberius, ma mentre sta per essere liberato, Kore gli si scaglia addosso e lo trafigge con un pugnale, uccidendolo. Il patto sarà comunque rispettato, perché Kore offrirà sé stessa come merce di scambio. Il rapporto tra lei e Crasso, tuttavia, cambierà per sempre, perché, pur sollevato di riaverla con sé, il generale le impone di chiamarlo, da quel momento in poi, padrone. Intanto, riabbracciati i compagni liberati, Spartacus e i suoi rendono onore ai compagni caduti, e si preparano allo scontro finale