Siamo in Corea, Sun è in casa che si prepara per andare in ospedale a partorire, ma si sente male e chiede l’intervento di un’ambulanza. Jin si reca in un negozio di giocattoli e acquista un gigantesco panda di peluche, l’uomo è di corsa e piuttosto aggressivo, deve andare in ospedale e non ha tempo da perdere. Sull’isola Sun diffidente verso le vere intenzioni di Daniel e Charlotte decide di raggiungere Locke e convince Jin a seguirla, Juliet vuole convincerla ad ogni costo a restare sulla spiaggia ricordandole che se non lascerà l’isola, essendo in stato di gravidanza, morirà e così anche il suo bambino. Sun non ha alcuna intenzione di ascoltare Juliet, che per raggiungere il suo intento rivela a Jin che la moglie ha avuto una relazione con un altro. Jin fugge dalla moglie e accompagna Bernard a pescare; l’uomo gli racconta che la moglie è malata di cancro e che l’isola l’ha guarita. Nonostante questo non hanno scelto di stare con Locke perché non era la cosa giusta da fare, perché è un assassino: “se fai scelte sbagliate ti capitano cose brutte”, un evidente parallelo con le scelte sbagliate di Jin, alle dipendenze del padre di Sun, il signor Paik, anch’egli un assassino. La sera Jin tornerà da Sun dicendole che sa perché l’ha tradito e che uomo era, ma che ora è cambiato e che quindi ha tradito il Jin di un tempo e non quello attuale, concedendole perciò il suo perdono e promettendole che non lo perderà mai. Sun gli rivela infine che il bambino è il suo e non dell’uomo con cui l’ha tradito. Sulla nave cargo Sayid e Desmond vengono chiamati a colloquio dal capitano il quale è in possesso della scatola nera dell’aereo rinvenuta sul fondo dell’oceano a sud di Bali insieme a tutti i 324 corpi dei passeggeri ed al relitto del volo Oceanic 815. Come è chiaro, però, il ritrovamento è un falso, visto che, di fronte a lui, Sayid è vivo ed in carne ed ossa. I tre si domandano dunque chi possa essere tanto potente e spietato da mettere in piedi una copertura del genere, ma soprattutto da procurarsi 324 cadaveri ed allestire un falso relitto del volo Oceanic, coinvolgendo e gettando nel dolore le famiglie di così tante persone. Proprio questo, dice il capitano, sarebbe uno dei motivi per il quale Charles Widmore, proprietario della nave, ha intenzione di trovare Benjamin Linus, sicuro che l’uomo possa fare luce sui fatti. Più tardi, sulla nave, i due incontrano Kevin Johnson, un inserviente che altri non è che Michael: è lui la spia di Ben. Desmond e Sayid reggono il gioco a Kevin non rivelando la sua identità. Sun, in sala parto, dà alla luce una bambina mentre invoca più volte il nome del marito, che però non compare. Jin arriva all’ospedale col panda e si presenta ad un uomo, una delle guardie dell’ambasciatore cinese, appena diventato nonno. Il panda è da parte del signor Paik, che spera di fare affari con la Cina, appunto. Solo in questo momento siamo sicuri che non si tratta di un flash-forward, come quello di Sun, ma di un flashback, e che dunque la storia narrata procedeva su due binari paralleli, in due linee temporali differenti. Sun si reca al cimitero con la figlia e Hurley: davanti alla tomba di Jin decide di chiamare la figlia con il nome che Jin stesso le aveva suggerito sull’isola, ovvero Ji Yeon. La lapide indica la data della morte di Jin: 22 settembre 2004, data dello schianto sull’isola, e quindi si viene a conoscenza che Jin non è uno dei “Sei della Oceanic”, ma che era rimasto sull’isola, e quindi, al termine dell’episodio, si capisce che manca ancora uno all’appello dei Sei, da aggiungere a Jack, Kate, Hurley, Sayid e Sun (a meno che non si consideri Aaron come 6°).