Casey, una ragazza che lavora come pilota automibilistica per gare di “drag racing”, ha un collasso subito dopo la fine di una corsa. House, che è in riunione con il suo team, decide di prendere in carico il caso, che gli sembra il più interessante fra quelli proposti dai suoi assistenti. Foreman è convinto che si tratti soltanto di una banale disidratazione da calore, ma è messo da House a capo del caso quando questi è accompagnato da un’agente della CIA in una missione presso un loro centro per l’avvelenamento di un loro agente. Frattanto in ospedale Foreman continua a propendere per la tesi del colpo di caldo, mentre alcuni assistenti suggeriscono la possibilità di una Miller-Fischer, una patologia neuro-immunologica. La diagnosi sembra confermata quando la paziente ha un nuovo attacco durante il quale si assiste ad un movimento oculare spasmodico verticale. Trattata per la Miller-Fisher, la paziente però accusa nuovi sintomi, quali febbre e allucinazioni. Non soltanto la diagnosi risulta disconfermata ma la paziente perde completamente fiducia nelle capacità di Foreman. House, che non è rintracciabile al cellulare dai suoi assistenti, incontra un medico in servizio presso la CIA, Samira Terzi, ed il Dr. Curtis, diagnosta della clinica Mayo, anch’egli convocato per risolvere il mistero. Il paziente, di ritorno da una missione, accusa sintomi di avvelenamento, ma i test svolti nel laboratorio dell’Agenzia non sono riusciti ad individuare la sostanza. La soluzione del caso è difficile perché la CIA si rifiuta di fornire informazioni sul paziente, chiamato in codice John, che consentano di fare un’anamnesi precisa. L’unica informazione fornita nel rapporto è che il paziente è stato in un paese del Sud America (che dopo molte insistenze la dott.ssa rivela essere la Bolivia) e che potrebbe aver mangiato una grande quantità di castagne. Il Dr. Curtis suppone un avvelenamento da radiazioni, mentre il Dr. House protende per una pancreatite data da abuso di alcol, che tuttavia il paziente nega. La dottoressa Terzi segue le indicazioni del Dr. Curtis ed inizia una terapia disintossicante a base di iodio. Gli assistenti di House nel frattempo eseguono una serie di analisi sulla paziente. I risultati presentano lievi anomalie spiegabili sia con una diagnosi di Sclerosi multipla, che da una di Lupus. Foreman protende per la prima ipotesi e ordina di dare seguito al trattamento, ma Taub e Amber, che sono invece convinti della possibilità di Lupus, dopo un consulto con Cameron, l’ex-assistente di House, decidono di somministrarle anche degli steroidi. Nel laboratorio della CIA John sembra mostrare miglioramenti. Il Dott. Curtis suppone che la sua ipotesi fosse dunque corretta, ma House rivela di aver sospeso i trattamenti decontaminanti ed aver somministrato invece farmaci per la pancreatite. Ma anche questa ipotesi è disconfermata quando il paziente cade improvvisamente in coma. Gli assistenti di House nel frattempo si accorgono di un nuovo grave sintomo di Casey, che presenta una paralisi degli arti inferiori. Sia la diagnosi di sclerosi che quella di Lupus erano dunque errate. Si assiste di nuovo ad un conflitto fra Foreman e uno degli assistenti, Brennan, che ha un passato di volontario presso associazioni umanitarie nel terzo mondo: il primo sostiene si tratti di Botulismo, ed inizia un trattamento per tale sintomatologia, mentre Brennon protende per la Poliomelite, che però è debellata da decenni sul territorio americano. Frattanto presso la sede della CIA prosegue lo scontro fra Curtis, che sostiene ancora la tesi dell’avvelenamento da radiazioni e House che diagnostica un possibile cancro del sangue, supportato anche dal fatto che John non sta perdendo capelli, primo sintomo contaminazione radioattiva. Questa volta la Terzi propende per House, anche se questi non perde occasione di molestarla con pesanti allusioni sessuali. Viene quindi ordinata una chemioterapia, per i cui dosaggi House contatta Wilson rivelando a quest’ultimo che sta lavorando per i servizi segreti. Wilson però non riesce a convincere la Cuddy – furiosa con House per il fatto che ha saltato varie ore di ambulatorio – che questi sta lavorando per la CIA e promette ore supplementari di visite ad entrambi i medici. Casey, la paziente in cura presso il Princeton-Plainsboro Hospital, nel frattempo continua a peggiorare nonostante i trattamenti contro il Botulino. Gli esami effettuati da Brennon confermano invece la diagnosi di Poliomielite, che purtroppo è una malattia incurabile. Brennon suggerisce allora di provare una terapia sperimentale a base di forti dosi di Vitamina C, una sperimentazione tentata in Africa ma mai conclusa per mancanza di fondi, e sulla quale però Foreman è dubbioso. Recatosi a controllare l’andamento della terapia su John, House si accorge che il paziente inizia a perdere i capelli. Si tratta di un sintomo troppo rapido come effetto collaterale della chemioterapia, e si torna dunque alla diagnosi iniziale di Curtis di un possibile avvelenamento radioattivo. Poiché la sospensione del trattamento decontaminante effettuata da House potrebbe aver compromesso le possibilità di sopravvivenza del paziente, questi tenta di rimediare proponendo un trattamento erboristico sperimentale che fino a quel momento è stato testato solo su scimmie. Nelle due cliniche si iniziano quindi entrambi i trattamenti sperimentali: Vitamina C su Casey per contrastare la Polio e rimedio erboristico per John per favorire la decontaminazione. Parlando con John, House scopre che però il paziente è probabilmente stato in missione in Brasile e non in Bolivia, come la CIA aveva rivelato alla dott.ssa Terzi. La diversa lingua parlata nei due paesi avrebbe dunque potuto far sorgere un problema di traduzione del rapporto medico: John avrebbe potuto avere indigestione di noci del Brasile e non di castagne, e tali frutti, contenendo una alta percentuale di Selenio, potrebbero aver causato tutti i sintomi. Poiché la terapia per questa patologia è la stessa chemioterapia somministrata per il cancro, il paziente è stato salvato e non messo in pericolo dalla falsa diagnosi di House. House può quindi rientrare nel New Jersey, non prima però di aver proposto alla dott.ssa Terzi di unirsi al suo team. La dottoressa rifiuta. Tornato presso i suoi assistenti, House viene informato degli straordinari successi della terapia a base di Vitamina C su Casey, che sembra aver sconfitto la Polio. House è scettico sul prodigioso rimedio, soprattutto dopo che Foreman scopre che un primo test sulla paziente fatto al momento dell’arrivo aveva escluso la presenza di tale patologia. House quindi suppone che Brennon abbia simulato i sintomi della Poliomielite somministrando alla paziente del Tallio e che poi abbia falsificato gli esami per dimostrare l’efficacia della cura a base di Vitamina C e far riprendere la ricerca. Brennon confessa ed House lo invita a lasciare il team, ordinando a Foreman di avvertire la polizia quando questi si sarà allontanato. La diagnosi di Foreman di un banale colpo di calore era dunque corretta fin dall’inizio. House incontra la Cuddy che non crede che egli si sia allontanato per una missione per la CIA, né alla successiva bugia che sia partito per curare un ricco rampollo, e gli assegna cumulativamente sia le ore di ambulatorio che pensava di dare a lui, sia quelle promesse a Wilson. La cattiva notizia è però mitigata dall’incontro che House fa al di fuori dell’ospedale. Si tratta della dott.ssa Terzi che gli comunica che intende accettare la sua proposta di collaborazione.