Come ogni buon video di reclutamento, SWAT si concentra quasi esclusivamente sugli aspetti più sexy del dovere, non tutti basati sulla realtà: cameratismo, battute, colpi di adrenalina, pacchetti da sei, lunghe docce, belle donne, nessuna mortalità … Queste forze d’élite cinesi sembrano vivere per il brivido della topless, mostrando i loro fisici cesellati molto più spesso che a loro agio o necessari: lo fanno anche per un esercizio tattico di paintball. Ma il cast di sconosciuti relativi – molti dei quali insipidi, impossibili da separare e destinati a rimanere sconosciuti – non fa nulla per far volare le scintille: la battuta è sorprendentemente insipida e la postura macho è degna di nota. Endless indurimento e misurazione del cazzo tra i ritagli di cartone legati ai muscoli non è l’idea di un buon intrattenimento.