Nell’oltretomba Divis ha una visione in cui Aulo Plauzio sembra essere destinato a morire durante la sua campagna di conquista, mentre su una rupe si staglia nientemeno che Cait, la quale regge un vessillo romano in fiamme. Una volta tornato nel mondo reale, però, il demone Pwykka si impossessa di lui portandolo a massacrare alcuni Regnenzi di pattuglia. A Crugdunon, Kerra dà ordine di liberare Vito Aurelio affinché rechi un messaggio al suo generale: accetterà di incontrarsi con lui solamente all’interno della cittadella. Anche Cait fa conoscenza della nuova regina, la quale è incuriosita nei suoi confronti e le dona l’abito del suo solstizio. Plauzio e Veran hanno un incontro mentre i Romani si stanno dirigendo dai Regnensi, e ancora una volta emerge come entrambi abbiano ottenuto vantaggi l’uno dall’altro, mantenendosi però freddi e, anzi, aprendo uno spiraglio su un possibile conflitto. Una volta lasciato il druido, nel bosco vengono trovati i cadaveri degli uomini uccisi da Divis e l’unico sopravvissuto fa ad Aulo il nome di Pwykka. Più tardi all’incontro con Antedia, Plauzio chiede che i 5000 uomini regnensi pronti ad attaccare Crugdunon non muovano sulla città prima che lui abbia parlato con la regina Kerra. Antedia, seppur riluttante, accetta. Plauzio si reca dunque da Kerra per raggiungere un’intesa che eviti qualunque scontro. Il generale non nasconde di aver avuto contatti anche con Antedia, sostenendo però che il suo unico obiettivo è la pace, oltre a garantire a Roma una nuova provincia da tassare. Nella stessa notte giunge alla fortezza dei Cantiaci anche Divis, ancora fuori di sé: questi riesce ad entrare grazie all’aiuto di Amena, convinta che egli sia il demone da lei generato per uccidere Kerra durante un presunto rituale di magia nera. Cait si ritrova quindi braccata sia da Divis che da Plauzio (il quale la vede mentre si appresta a tornare al castrum) ma viene aiutata a fuggire proprio da Kerra, la quale manda così in fumo ogni possibile accordo con i Romani. Nel finale, Plauzio ordina a Lucio di mandare il segnale ai Regnensi: l’assedio di Crugdunon può cominciare.